Intagliatore prossimo al vecchio Donatello e a
Desiderio da Settignano
Crocifisso
1460 ca.
legno di pero
San Piero a Sieve, Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati, Sala Capitolare
Il 13 giugno 1542 un terremoto scosse il Mugello
e il Crocifisso, che si trovava nel presbiterio della
chiesa del convento di Bosco ai Frati cadde subendo
gravi danni, ai quali un pittore di Scarperia cercò
subito di porre rimedio. Questa è la notizia più antica
riguardante l’opera, che aveva dunque in origine una
collocazione privilegiata, forse a soprastare la pala
dell’Angelico posta sull’altar maggiore. Anche in
conseguenza dei danni patiti dovette, però, essere
spostata, infatti non se ne trova traccia nei documenti
relativi sia alla rinnovamento dell’altare maggiore
(1626) sia ad un incendio (1670).
Soltanto nel Novecento, tra le due guerre, il
Crocifisso ricompare nelle fotografie d’epoca collocato
sull’altare della parete a sinistra della chiesa, per
poi ‘discendere’ nella cripta sepolcreto dei marchesi
Gerini dove nel 1953 fu ‘scoperto’ da Alessandro
Parronchi e direttamente attribuito a Donatello e
datato al 1430: subito venne restaurato, rimovendo sia
il perizoma che sostituiva quello originario, sia le
integrazioni plastiche della metà destra della testa.
Tutti gli studiosi sono stati concordi sulla pertinenza al convento e sulla committenza medicea dell’opera, visto che il complesso era stato rinnovato negli anni Venti del Quattrocento a spese di Cosimo e che dopo il 1450 lo stesso mecenate aveva ordinato la pala per l’altar maggiore all’Angelico (Firenze, Mueso di San Marco) e che poi il figlio Piero vi aveva inviato il prezioso trittico di Nicolas Froment (Firenze, Uffizi) e altri preziosi arredi.
Sul nome dell’artista e sulla datazione non si
hanno però certezze assolute: le riserve non sono
ancora state sciolte dalla critica, anche se nello
studio compiuto in occasione della mostra del 2008
viene sottolineata una forte componente donatelliana
esemplata sulle opere mature del maestro (nel momento
del suo trasferimento a Siena tra il 1457 e il 1461),
suggerendo di indagare ancora tra gli allievi e gli
aiuti vicini all’ormai affermato Desiderio da
Settignano.
Crocifisso
1460 ca.
legno di pero
San Piero a Sieve, Convento di San Bonaventura a Bosco ai Frati, Sala Capitolare
Tutti gli studiosi sono stati concordi sulla pertinenza al convento e sulla committenza medicea dell’opera, visto che il complesso era stato rinnovato negli anni Venti del Quattrocento a spese di Cosimo e che dopo il 1450 lo stesso mecenate aveva ordinato la pala per l’altar maggiore all’Angelico (Firenze, Mueso di San Marco) e che poi il figlio Piero vi aveva inviato il prezioso trittico di Nicolas Froment (Firenze, Uffizi) e altri preziosi arredi.
Donatello, Brunelleschi e
l’Uomo in Croce
La chiesa e il convento di Bosco ai Frati
Donatello, Crocifisso
Filippo Brunelleschi, Crocifisso
La chiesa e il convento di Bosco ai Frati
Donatello, Crocifisso
Filippo Brunelleschi, Crocifisso